Friday, April 20, 2012

Cena al buio

Dopo giorni, anzi: settimane... anzi: quasi un mese la Susy e l'Alieno sono usciti per andare a cena fuori.
Una cena speciale, diversa dal solito: una cena.... al buio.

Non nel senso che non conosci con chi esci: quello più o meno lo conosci! Tuo marito! L'alieno nel caso della Susy, che pur con le sue stranezze di un altro pianeta dopo qualche anno è abbastanza "conosciuto"... No... La cena "al buio" in un altro senso.

Nel senso che era tutto buio. Ma non buio che un po' ci si vedeva: buio proprio buio.
Buio che ci hanno fatto togliere gli orologi perché le lancette sono luminose. Buio che abbiamo lasciato alla baby sitter il numero del ristorante perché i telefoni sono luminosi (oltre che rumorosi... e al buio danno più fastidio).

La cena al buio è organizzata da ragazzi non vedenti.
Loro ti prendono per mano e ti accompagnano nel buio.
Loro ti guidano nel buio proprio come noi: i vedenti, li guidiamo nel mondo luminoso dal quale veniamo e nel quale loro sono a volte in difficoltà.
Loro ti insegnano un altra percezione del Mondo.
Nel loro buio ci si sente diversi, inizialmente a disagio e poi affascinati.
Nel loro buio tutti eravamo uguali e tutti non vedenti.
Faceva ridere mettere il dito nel bicchiere per controllare di averci versato il vino (che invece aveva annaffiato l'arrosto nel piatto), faceva ridere mangiare con le mani infilando le dita nella marmellata che condiva il formaggio come bambini indisciplinati.
Faceva ridere ma anche pensare che il buio di chi non vede e non è visto è diverso dal buio di chi vive in mezzo a chi vede.

Loro, questi ragazzi, così intraprendenti e positivi, così amichevoli e divertenti ci hanno fatto passare qualche ora davvero speciale.
Molto di più di una cena insolita, molto di più di un'esperienza perché nel buio anche fra noi commensali si è creata un'intimità.
I nostri vicini di tavolo nel buio erano più vicini: le loro voci più espressive, le loro emozioni quasi tangibili.

Insomma la Susy si è divertita e ha anche mangiato un crostino ai fegatini di pollo che se lo avesse visto non lo avrebbe nemmeno sfiorato.
Lo ha mangiato e le è piaciuto. E non lo mangerà mai più. A meno che non sia servito nel buio più completo ed assoluto!

Monday, April 16, 2012

Lavori

"Sveglia gnometti! oggi ci dobbiamo sbrigare! Arrivano gli operai"

"YAWN... 'rrivano 'rrai?"

"Si' gnometto alzati!"

"Pecché mamma?"

"Devono sistemare i balconi! Forza! Tutti in piedi!"

... mezz'ora dopo

"MAMMA!!! GUADDA!!!! TUTTORROTTO!!!"

Lo gnometto con gli occhi lucidi per l'emozione osserva mister G. che demolisce il pavimento del balcone con un enorme martello!

"MAMMA!!! GUADDA!!! ... TU: COME CHIAMI?"
"Io sono Mister G.! e tu?"
"Io GB! Tu 'fffai???"
"Io sistemo il balcone e lo faccio tutto bello!"
"TUTTOBBELLO? IO 'IUTO!"

"No gnometto! Tu vai a scuola! Andiamo!"

A malincuore lo gnometto ha salutato mister G.: misterioso signore con un enorme martello con il quale avrebbe voluto collaborare nella demolizione del balcone"

EPILOGO:
A chi non ha osservato la scena, a distanza di una settimana, non verrebbe mai in mente: cosa fa lo gnometto in giro per casa, brandendo ogni oggetto contundente che trova, sbattendo ovunque e urlando: BAM BBBBAAMMMMM!!!???
Semplice: gioca a Miser G.!