Tuesday, December 14, 2010

Visite da lontano

Si sono conosciute in un tempo lontano e in un luogo anch'esso lontano.
La Susy non ancora diciassettenne ci aveva impiegato ore ed ore ad arrivare ed era attraversata da sensazioni contrastanti e indecifrabili.
Era atterrata emozionata, meno stanca di quanto pensasse - forse anche grazie alle sue riserve di energia adolescenziale - ed era in attesa in un "meeting point" dove alcune signore hanno accolto lei e gli altri parlando una specie di italiano difficilmente comprensibile e sorridendo spesso.

Si guardava intorno stupita del luogo che sembrava allo stesso tempo familiare ed esotico, sconosciuto ma allo stesso tempo accogliente come uno di quei posti che si visitano in sogno: personali distorsioni della realtà.

Lei arrivò il giorno dopo. La venne a prendere con un'automobile che si guida al contrario. Sorridente e incomprensibile mentre cercava di comunicare con una Susy un po' appannata dal jet lag e dalla trasposizione spazio-temporale subita da poco.
Le fece vedere la sua stanza, bianca e morbida come quelle delle bambole. La accolse a casa sua e la trattò come una figlia per i successivi quattro mesi.

La Susy la ricorda così.

Aveva più o meno la sua età e due figli poco più piccoli della Susy di allora.

Al ritorno a casa la Susy giurò a sé stessa che sarebbe tornata e ancora non è riuscita a mantenere il suo proposito.

La vita da questa parte del Mondo ha proseguito il suo corso, complicata in ognuna delle sue fasi e sono passati anni....

Si sono riviste solo una volta, tanti anni fa, in un periodo che la Susy ricorda poco, tutta impegnata com'era a far entrare nella sua testa la meccanica quantistica e alcuni teoremi spacca-meningi.

Oggi si rivedranno di nuovo.

La Susy sono due notti che non dorme....

... e presto vi racconterà!

Saturday, December 11, 2010

Nuove amicizie

Sono piccole, alte poco più di un metro, allegre e vivaci, colorate, spiritose e buffe.

Sono amichette e si tengono per mano, si guardano con aria complice e si dicono "facciamo una bella corsetta?"

si fanno rapire da cose piccole come gusci di minuscole lumache o semi colorati che custodiscono in scatoline dai coperchi scarabbocchiati "A questo, mamma, ci tengo! Non lo buttare!"

Passano ora a scambiarsi disegni dove scrivono affettuose i rispettivi nomi.

Si danno appuntamenti e scoppiano in lacrime se non li riescono a mantenere

"Ma io mi ero messa d'accordooooooo!"

... inutile spiegare loro che se i genitori non si conoscono è davvero impossibile che riescano a rispettare i loro appuntamenti, che sono "grandi" ma hanno solo quattro anni, che gli "appuntamenti" è meglio gestirli con l'aiuto di mamma e papà ...

E così due coppie di sconosciuti si scambiano e-mail e si invitano per un thé.

Si ritroveranno con i rispettivi quattro figli, due per coppia, nella casa della Susy.

Imbarazzati faranno conoscenza mentre le due figlie "maggiori" salteranno sui letti e sui divani finalmente felici di potersi incontrare al di fuori dell'ambiente scolastico.

Faranno amicizia sperando di essersi simpatici.

Un tempo le amicizie si potevano scegliere liberamente, oggi decidono loro: piccole nuove donne che chiedono ancora aiuto per fare la pipì ma che già si vestono da sole.

Loro hanno deciso: "e allora mamma? fai amicizia no?"

... speriamo bene!

Friday, December 10, 2010

Flashback

Mattina.

La Susy si stiracchia oppressa da un terribile mal di schiena che da tre giorni la tortura e le impone limitazioni nell'uso del braccio destro.

Alla sua sinistra l'alieno marito la osserva da vicino sbattendo le palpebre plin plin

"Buongiorno! Perché mi guardi così?"

"Sei stressata?"

"Sì... cioè NO! ... insomma non lo so! ... ancora...... perché?"

"Hai due brufoli!! Anzi!!! tre!!!"

"Ah! No... è che sono tornata adolescente! Non lo sapevi?" afferma la Susy mentre finisce di legare i fiocchetti ai codini, indossa le sue parigine a righe fuxia e blu, la minigonna jeas e le scarpe da ginnastica e fugge di corsa verso una nuova giornata....

Thursday, December 9, 2010

Onomastico

Eri austera ma affettuosa, indecifrabile ma curiosa.
Eri il centro della famiglia che numerosa ruotava intorno a te con una spinta gravitazionale fatta di certezze, di valori e di tabù.
Eri la nostra storia e il nostro presente.
Da te ci si ritrovava.
Da te si veniva interrogati ed era faticoso rispondere perché quelle domande, più o meno sempre le stesse, mettevano a nudo tutta la nostra insicurezza, la fragilità delle nostre certezze, il nostro estremo e doloroso relativismo.
Eri anziana, sola e un po' triste, ma mai stanca di vivere, nemmeno dopo un secolo di vita e di emozioni.
Ci tenevi presenti in ognuna delle tue numerose preghiere.
La tua fede e la tua forza ci accompagnava ogni giorno.

Ora non ci sei più e ci manchi. Mancano le tue certezze, le tue parole e la tua determinazione. Manca il tuo senso della famiglia.

Ieri era la tua festa e per la prima volta non ci siamo ritrovati.

So che ognuno di noi ti ha ricordato, ognuno a modo suo, ma ognuno solo. Frammenti di una famiglia che si chiede cosa è finito e ancora non capisce.

Anche io ti ho ricordato a modo mio, perché quello che manca è anche un pezzo di me.

Tanti auguri nonna cara.

Thursday, December 2, 2010

Fuori Luogo

Per tre giorni ha condiviso tempo e infrastrutture, idee, progetti e ottimo cibo con soggetti provenienti da ogni dove.

C'era l'uomo-azienda, aggressivo e tempestivo, brillante e competitivo, quello che un giorno ha lasciato l'Università e il suo collaboratore ha preso il Nobel, quello con lo stipendio, il bonus e il premio produzione, ma che in fondo in fondo si sente ancora libero;

C'erano giovani entusiasti ricercatori, ricchi di energia e vera passione scientifica, intelligenti e contagiosi;

C'erano i nerds, studiosi e geniali, incomprensibili nell'esposizione dei loro lavori, di quelli che ti fidi e pensi "però chissà che infanzia difficile..." (e poi magari non è vero!);

C'erano i Prof, sgualciti e un po' snob, con la testa al futuro, che guardano sopra al tuo orizzonte, come se fossi piccola piccola...

E poi c'era lei: La Susy. Con la sua personalità mista. Frammenti di tutto quello che sono gli altri, diversa in tutto.

La Susy si chiedeva lei che c'entrava.

Lei non è mai riuscita ad essere come loro: un po' nerd e un po' no, un po' donna-azienda, ma troppo poco, ricercatrice ma non così rapita da sé stessa La Susy si sente sempre un po' fuori posto.

Conscia e fiera di essere diversa si sente come il pezzo della casina delle forme dello gnometto, che lui prova ad infilare in tutti gli scompartimenti e magari a volte c'entra pure, (è un pezzo elastico!) ma poi sta scomoda e deve provarne un altro.

Il suo di scomparto la Susy non lo trova.

Nel girare da un posto all'altro si diverte e impara un po' di tutto, la sua curiosità non è mai completamente sazia pur essendo ben alimentata, interagisce con gente di ogni tipo, ma tutti la considerano "diversa".

A volte la Susy vorrebbe trovare il suo posto, vorrebbe essere proprio come dovrebbe, proprio come gli altri.... o forse no?

La Susy, invece, è inesorabilmente fuori luogo.