Monday, November 22, 2010

Una lancia a favore di.... una suocera!

Ecco, lo so: me ne direte di tutti i colori! Ma prima sentite quello che ho da dire in proposito!

Premetto che la suocera in questione non è la mia, è una premessa obbligatoria dalla quale non posso prescindere...

La sucera di cui parlo è generica, è la suocera che alberga in ognuna di noi, quella che diventermo un giorno.

Voi mamme di figlie femmine forse non lo capirete mai: voi sarete le suocere privilegiate, quelle che fanno comunella con le figliole adorate per aiutarle a difenderle da quel bruto che si sono scelte come marito e avrete la totale collaborazione del vostro di marito, il suocero, che
il genero l'ha accettato con sorriso sbieco e una frase del tipo "vabbe', se dev'essere qualcuno per forza che sia lui a portarsi via la mia dolce bambina!"

La suocera di cui parlo è la mamma del marito, la donna che avete ringraziato con mille benedizioni quando innamorate vi siete accorte che Lui vi ricambiava, la stessa donna a cui date la colpa ogni volta che il vostro consorte lascia i calzini puzzolenti sul tavolo o allaga il
bagno dopo la doccia.

Lei, la mamma di vostro marito, è una povera incompresa!

Questo post è dedicato alla mia "mamma neozelandese": una signora dolce e carina che un giorno mi ha accolto a casa sua, adolescente e straniera, come fosse la mia vera mamma.

Ora che i suoi due figli maschi sono diventati uomini il destino si è compiuto anche per lei.

Dopo nove mesi di sogni e idilliache visioni di nonna, con il nipotino in braccio o sul tappeto che gioca con i lego mentre lei prende il thè con le amiche, due settimane fa è diventata nonna, ed anche suocera!
(già... perché prima era "solo" la mamma del compagno e non è la stessa cosa!)

Ora si trova smarrita: la nuora, reduce da un parto difficile, stremata dalle notti insonni e nervosa a causa degli ormoni impazziti, vuole stare da sola con il pargolo.

Si lamenta, mette in croce il neo-papà ma non cede: ognuno a casa sua! L'eroica neo-mamma vuole farcela da sola.

E la suocera? Non capisce. Vede il figlio scurirsi in volto, gli occhi cerchiati di blu, ancora incredulo del miracolo che si è compiuto e indeciso se essere felice o scappare lontano. Il suo istinto materno le dice di intervenire, di alleviare le sofferenze del suo primogenito, di sottrarlo alle grinfie anguste della puerpera impazzita, ma non c'è spazio per lei per ora... la famiglia si deve consolidare.

La Susy prova a consolarla, le dice che passerà, le dice che presto le sue visioni di nonna troveranno spazio e compimento e che sarà una nonna perfetta.

La Susy le propone un viaggio nel Vecchio Continente e vorrebbe farla parlare con la sua di suocera!
Chissà cosa le racconterebbe.... ma di sicuro sarebbe utile!

La Susy ricorda molto bene come si sentiva dopo la nascita della gnometta! Ricorda l'istinto di gatta e le reazioni esagerate.

La Susy a stento tollerava il marito intorno alla culla della sua cucciola, era iper-attenta e diventata nervosa solo dopo un secondo di distacco dalla sua bambina.

Trovava pace solo quando la gnometta si nutriva inebrata del suo latte o si addormentava beata fra le sue braccia.

La Susy è ancora una gatta ma la sua cucciola è cresciuta e mamma-gatta anche...

Ora tutto è più semplice e alcune cose che in passato la infastidivano al punto di farle rizzare il pelo e soffiare dai denti ora la fanno ridere.

Ora è nato uno gnometto maschio e la Susy sa che un giorno, se sarà fortunata, sarà una suocera anche lei.

La Susy sa che sarà un disastro..... ma non ci può fare nulla....... o forse sì?

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